La Fata della Zucca

Libri e Pasticci in Cucina

Zebra Cake…un modo nuovo di preparare la classica ciambella

Ecco un’idea che mi piace tantissimo perchè è super semplice, un vero classicone, ma in una veste completamente originale…e quasi quasi anche il ciambellone diventa chic! 🙂

Zebra Cake

La realizzazione degli impasti è quella della ciambella bigusto, cioccolato e vaniglia, o del dolce doppio-gusto che si preferisce: qui sotto aggiungo una ricetta per gli impasti alla vaniglia e al cacao, ma è solo uno spunto: ognuno ha la sua ricetta preferita!

Preparati i due impasti, mescolando gli ingredienti senza sbatterli/mescolarli troppo, non resta che assemblarli: due ciotole diverse e due cucchiai diversi sono gli unici strumenti che servono, si procede a cucchiaiate! Al centro della teglia rotonda si mette una cucchiaiata di impasto alla vaniglia; al centro di questa un cucchiaio di impasto al cioccolato; al centro di questo un cucchiaio di impasto alla vaniglia e così via, finchè le preparazioni non sono finite…non è davvero super-semplice? però il risultato è davvero grazioso!…che ne pensate?

Io ero in vena di esagerare e ho livellato la torta e aggiunto una copertura di cioccolato bianco e piccoli decori di cioccolato fondente a forma di cuore (che, diciamocelo onestamente, non sono il mio forte!)…ma anche senza fronzoli, il risultato è comunque d’effetto!

Impasto alla Vaniglia:

– 2 uova

– 125 g zucchero semolato extra-fine

– 50 g latte

– 125 g olio di semi (di girasole)

– mezzo cucchiaino di bicarbonato di soda

– 220 g farina autolievitante

– un cucchiaino di estratto naturale di vaniglia

Impasto al Cacao:

– 2 uova

– 125 g zucchero semolato extra-fine

– 50 g latte

– 125 g olio di semi (di girasole)

– mezzo cucchiaino di bicarbonato di soda

– 220 g farina autolievitante

– 40 g cacao in polvere

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Tarte Tatin…però super golosa!

Mi cimento in cucina praticamente da sempre, eppure ci sono delle volte che mi chiedo come sia possibile che io non abbia mai mai mai provato a cimentarmi con alcune preparazioni talmente banali che anche io rimango molto stupita.

La tarte tatin è una di queste.

Sarà che non ne vado matta, sarà che il sapore delle mele cotte (anche se inondate di caramello) mi ricorda la malattia, fatto sta che non avevo mai provato a farne una, finché non ho avuto la piccola (e poco innovativa in realtà!) idea che forse si potevano mettere anche frutti diversi…si lo so, non ci voleva poi molto, ma semplicemente non ci avevo mai pensato.

Ed ecco qui la mia personale interpretazione per una Tarte Tatin Fichi e Noci, sulla base di un ricetta tratta da TATIN DOLCI E SALATE, di Ernst Knam, edizioni Bibliotheca Culinaria

tarte tatin knam

Il libro è di quelli piccolini, semplici, concisi: poche ricette ma buone! Piccoli vademecum utilissimi quando si hanno le idee chiare su che cosa si vuol fare, ma si cerca quel pizzico di originalità in più.

Knam mi mette un po’ di timore: ho avuto la possibilità di conoscerlo tempo fa in occasione di un premio di cucina e in tutta onestà, tra tutti i cuochi/pasticceri del mondo non mi sarei dovuta mettere a commentare e a variare proprio le sue ricette, però…ormai è fatta! 🙂

Ingredienti

Per la base

  • 165 gr farina 0
  • 70 g burro
  • 50g acqua (fredda)
  • 1 tuorlo
  • 1 cucchiaino di sale

Per la farcitura

  • 200 gr zucchero semolato
  • 50 gr burro
  • 15 fichi (mix tra neri e verdi)
  • 20 gherigli di noce (possibilmente interi)

Ricetta

La ricetta originale prevedeva la base di pasta sfoglia. Ora, lo so che non si devono mai toccare le ricette dei grandi chef, ma fare la pasta sfoglia in casa porta via tanto di quel tempo che mi sono fatta andare bene anche la pasta brisée: risultato ottimo: si imbeve di caramello e succo di fichi che è una meraviglia!! 🙂

Quindi, per la base: tagliare il burro a piccoli pezzettini. Mescolare insieme farina e sale e aggiungere il burro e il tuorlo. Impastare velocemente con la punta delle dita e aggiungere l’acqua finchè il tutto non è omogeneo. Siate molto veloci altrimenti verrà tutta appiccicaticcia e dal sapore troppo burroso. Formate una palla e mettetela in frigo per un’oretta, avvolta nella pellicola.

Mentre la pasta riposa, accendete il forno a 180°.

Mettere una teglia di 22 cm diametro sul fuoco medio (sceglietene una che possa anche andare sui fornelli, mi raccomando!!!…oppure usate una padella che possa andare in forno!) con lo zucchero. NON lo toccate finchè non inizia a sciogliersi, caramellandosi. Mescolate ogni tanto, finchè non è diventato un goloso laghetto di caramello color nocciola…Spegnete il fuoco e metteteci dentro il burro a pezzetti piccoli, ma ATTENZIONE!! Lo zucchero è caldissimo e il burro tenderà a friggere e a schizzare, quindi state attenti a non farvi male e a far amalgamare bene burro e zucchero con un cucchiaio di legno. Una volta amalgamati, prendetevi 5 minuti per riposare (e per far raffreddare un minimo la lava di caramello!).

Lavate bene i fichi e affettateli non troppo sottilmente. Se lasciare o meno la buccia dipende da voi: a me piace lasciarla, ma è un gusto personale.

Prendete i gherigli di noce e metteteli nel caramello, cercando di dar loro un ordine (tenendo conto che poi sarà quello che si vede della torta, una volta rovesciata)! Aggiungete le fette di fichi. Stendete la pasta brisée a uno spessore di poco meno di 1 cm cercando di dargli la stessa dimensione della teglia o poco di più; appoggiatela poi sugli strati di caramello, noci e fichi. Cercate di rimboccare i bordi (come un lenzuolino) e mettete in forno per circa 30 minuti, o comunque finché la pasta non è ben dorata.

Non aspettate troppo prima di rovesciare la torta perchè se si raffredda non riuscirete a staccare il caramello dal fondo!

tatin fichi e noci

…in questo dolce non c’è il cioccolato, ma è un dessert per golosi incalliti!!! …gnam!!

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Vietnam Mon Amour

Accedo oggi dopo tempo e mi accorgo che…accidenti il mio ultimo post risale all’11 Novembre!! Sapevo che era passato tanto tempo ma non credevo così tanto. In mezzo c’è tutta una vita che si è sviluppata e avviluppata in modo davvero strano e complicato: mio nipote sta iniziando a camminare, anzi, sta già iniziando a correre! il mio lavoro si è fatto sempre più complicato e fitto di nuovi emozionanti impegni in Italia e all’estero e, soprattutto, ho fatto dei viaggi meravigliosi, che hanno scandito il tempo più felice!…e soprattutto mi sono innamorata! 🙂

No, non ho in testa una relazione extraconiugale, ma in me è sbocciata una insana passione per l’Asia, per le persone e per il loro modo di vivere e, soprattutto, per la scoperta di una cucina fresca, aromatica e appassionata!…solo a pensarci mi viene l’acquolina in bocca!!

Siamo stati a zonzo tra Vietnam e Cambogia per quasi un mese: tanto tempo pensando alle ferie, pochissimo per scoprire un patrimonio gastronomico incredibile…e sono arrivata alla consapevolezza che noi europei probabilmente siamo un filino troppo euro-centrici: per tutta la vita ho sentito discussioni infinite se sia meglio la cucina italiana o quella francese, del risveglio della cucina Spagnola, e così via…ma insomma!! Avete mai provato la freschezza, la genuinità, il tripudio di sapori della cucina vietnamita? Io provo nostalgia solo a pensarci!

gamberiVero, io sono una che apprezza le sperimentazioni e che non si lascia spaventare dalla cucina di strada, anche quella che lascia un po’ intimorire…però è difficile trovare qualcuno che non apprezzi una tale intensità di gusto e freschezza! Ogni pasto, dal più umile al più sofisticato, mi è sembratoartigiani di bontà un piccolo grande morso di felicità!

Per non parlare dell’intensità della loro passione per la cucina…a qualsiasi ora del giorno e della notte (a QUALSIASI!!) si trova qualcuno che mangia, o che cucina: sempre! …che paradiso! Ogni angolo di strada è invaso dall’odore di cibo – più o meno decifrabile – ma che traduce una incredibile passione per la cucina.

Vi lascio solo piccole suggestioni, a breve però mi riprometto di fotografare i miei piccoli grandi esperimenti!

primi piatti al saltoPHO – il piatto nazionale vietnamita per eccellenza è solo in apparenza semplice. Un brodo dai sapori intensi, con noodles, verdure e filetti di carne alla griglia da arricchire con verdure fresche e spezie a piacimento…con una spruzzatina di limone, per dare freschezza e qualche goccia di immancabile salsa di pesce per aumentare la sapidità…ok, non diventerà la mia colazione preferita ma per cena è davvero corroborante!

LATTE DI COCCO – a me piace già molto, ma non avevo mai pensato di poterlo mettere per insaporire una frittatina ai gamberetti…e voi?preparando bontà

NOCCIOLINE – io amo sgranocchiare le arachidi nelle giornate di festa: mi fanno immediatamente pensare alle sagre paesane…ma non avevo mai pensato che insieme a del prezzemolo fresco potessero far diventare immediatamente più grintoso un piatto di noodles alle verdure…da provare!

EQUILIBRIO DEGLI OPPOSTI – l’obiettivo finale è quello di rendere il momento del pasto sempre interessante e poco noioso, del resto anche il palato ha le sue esigenze! Quindi, cercare sempre di mescolare i sapori opposti: una spruzzata di lime per dare un tocco di acidità compensa il sapore Antipasti golosidolciastro del curry di patate, ma un’aggiunta di basilico thai fresco dà una nota fresca che spezza la monotonia dell’anatra stracotta nel latte di cocco, e un po’ di verdurina cruda si combina meravigliosamente a una manciata di arachidi sbriciolate per dare una nota di croccantezza ai piatti più morbidi…chiaro, no? 🙂

AGLIO FRITTO – sempre, comunque e dovunque! 🙂 detto così sembra impensabile, ma oltre a impregnare i vestiti e i capelli di un aroma vietnamita inconfondibile, dà dipendenza! ottimo!

Se volete cimentarvi, io in loco ho comprato MY VIETNAMESE KITCHEN, di Uyen Luu..un libro meraviglioso…di cui vi innamorerete di sicuro!

my vietnamese kitchen

A presto!

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Le follie di una zia

Cosa non si fa per un nipote? Io mi sono concessa un lungo lavoro con la pasta di zucchero: non mi piace, sa di zucchero, annacqua i sapori dei dolci…ma l’effetto sorpresa è garantito!…e visto che mia cognata adora i gufi ecco qui la mia torta-gufetto per il piccolo Chicco, l’ultimo nato nella famiglia!

torta gufetto

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CheeseCake Cocco-Cioccolato

Non mi piace il formaggio. Vivo questa cosa come una gravissima pecca che grava sul mio status di divoratrice curiosa e indefessa di ogni genere di tentazione culinaria..però ho le mie eccezioni, e tra queste c’è sicuramente il cheesecake. Morbido, scioglievole, cremoso come pochi altri dolci con quel retrogusto, appena un pizzico, di acido che ci sta proprio bene. Però deve essere bello ricco di sapori..ecco la mia interpretazione al gusto leggero di cocco e con tanta tanta cioccolata!CheeseCake CoccoCioccolato

INGREDIENTI

Per la base

– 100 g biscotti secchi al cioccolato

– 35 g burro fuso

– 1 cucchiaio di zucchero

– 1 pizzico di sale

Per la cheesecake

– 680 g formaggio cremoso tipo Philadelphia

– 140 g zucchero superfine

– 1 pizzico di sale

– 3 uova + 1 tuorlo

– 275 g latte di cocco per dolci

PER LA GANACHE AL CIOCCOLATO

– 100 g cioccolato fondente

– 100 g panna

Si parte dalla base. Accendete il forno. Frantumate i biscotti con il mixer, se volete una pasta fine, o con il fondo di un bicchiere o con il mattarello, se volete qualche pezzo croccante. Aggiungete il burro fuso e, se volete un gusto ancora più ricco, con qualche goccia di cioccolato, e impastate con la forchetta finchè non è omogeneo (ma resterà sempre un pò granuloso). Stendete l’impasto sul fondo di una tortiera con apertura a cerniera, foderata di carta forno e infornate a 170° per 15 minuti. Poi, mettete a raffreddare ma lasciate il forno acceso.

Per la crema. In una ciotola ampia, frullate il formaggio insieme allo zucchero e al pizzico di sale. Aggiungete le uova e il tuorlo, uno alla volta e infine il latte di cocco.

Riprendete la teglia dove avete cotto la base e foderatela con carta forno bagnata e ben strizzata, dopodiché foderate l’esterno della teglia con 2 o 3 giri di alluminio. Mettete la teglia dentro un’altra teglia che la contenga comodamente. Mettete al fondo la base e sopra la crema al cocco. Nell’interstizio tra le due teglie mettete dell’acqua (attenzione a non farla cadere sulla torta!) e infornate: 160° per 50/60 minuti. Finito il tempo, lasciate la teglia nel forno spento finché non si fredda.

Preparate la ganache. Mettete a scaldare la panna e mettete il cioccolato a pezzetti piccoli in una ciotola. Quando la panna sta quasi per bollire toglietela dal fuoco e versatela sul cioccolato. Mescolate energicamente con una forchetta e poi con una spatola per amalgamare il tutto, finchè non avrete un composto morbido e cremoso.

…non vi resta che sfornare il cheesecake, metterci su un pò di ganache e …gnam!

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Pomodori di fine Estate

Non so voi, ma io quest’anno sto facendo una grandissima fatica a rientrare nei ritmi cittadini…sarà che il lavoro mi sta risucchiando come una ventosa, sarà che fuori il clima è splendido e il sole ha ancora voglia di scaldarci l’anima…però che voglia di Estate!!!

Per me il pomodoro fa subito Estate, così in questo periodo ne sto mangiando tantissimi (un pò come le madeleine di Proust) …però mangiare dei pomodori succosi a Milano è a volte un miraggio! Così mi sto ingegnando a trasformare questo frutto estivo a volte un pò insipido in qualcosa di più sfizioso.

Eccovi una ricettina semplicissima da mangiare calda, tiepida o anche fredda…a me piace tantissimo!Pomodori

Affettate sottilmente pomodori, zucchine e cipollotti rossi di Tropea. Mettete un pochino d’olio in una teglia antiaderente e iniziate a impilare i vari strati di verdura: pomodori, zucchine, cipollotti e così via. Al termine, cercate di riempire bene la teglia e di non far restare spazi vuoti. Se non hanno la stessa dimensione poco importa! Una volta fatto, cospargete con sale, pepe, abbondanti erbe di Provenza e cospargete con olio. Coprite con carta da forno e infornate. Almeno un’ora a 180°/190°. Togliete la carta da forno e lasciare in forno ad asciugare. Quando l’acqua di vegetazione è completamente assorbita e sopra alle verdurine si è formata una deliziosa crosticina…gnammy! è ancora un pò Estate!

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Recensione del libro Fatto In Casa (e ricetta per un pungente delizioso Lemon Curd)

Questo libro appartiene alla categoria “mai-più-senza”: mi piace tantissimo averlo in giro per casa! Una specie di toccasana contro il malumore: ogni tanto lo prendo, lo sfoglio e mi sento subito lontana da tutti i pensieri stressanti della giornata, fantasticando su un mio improbabile futuro da donna-fai-da-te immersa nella produzione di formaggi (che non mangio) e pani con il lievito madre (…che non farò mai!)…ma è così bello sognare un piano B! 🙂

FATTO IN CASA – La Piccola Dispensa Home Made, di Laurence & Gilles Laurendon, Catherine Quevremont e Cathy Ytak, edito da Guido Tommasi Editore

Fatto in casaInnanzitutto questo libro è esteticamente bello: un bel formato grande, una copertina semplice-semplice ma, a mio parere, bellissima e, cosa che non guasta mai, ha anche una bella carta (eh si, quando si parla di libri anche la texture della carta fa la sua differenza!). Il tutto pervaso da uno stile vintage che in questo caso è proprio azzeccato! Ero in libreria per cercare un regalo e questo libro era perfetto…talmente tanto che ho deciso di tenerlo per me! 😉 Per le donne che sognano di avere tempo e abilità manuali per fare le preparazioni di base (e non solo) in casa questo libro è un’oasi, perché dentro c’è tutto!

Tra schede tecniche a disegni (poco utili ma mooolto stilose-retrò) e fotografie di una semplicità disarmante (e per questo per me molto belle!) si trovano un milione di spunti per fare in casa praticamente qualsiasi cosa! Si parte dal pane, bianco, integrale, pan brioche, panini al latte, baguette…ma è solo l’inizio! Il capitolo su yogurt e formaggi freschi è da perdersi, con un sacco di idee semplici (fare la ricotta in casa sarà semplicissimo) e di consigli utili su dove recuperare questo o quest’altro ingrediente. Il libro si avventura anche in sentieri poco battuti, come gli insaccati (non so se preparerò mai l’anatra confit, ma nel caso adesso la ricetta ce l’ho!) e le bevande (avete mai fatto in casa il latte di cocco??) ma c’è ampio spazio per tutte le cose più semplici e alla portata di ispirazione: pasta, conserve e confetture per tutti i gusti! Insomma, per i patiti del “mi piacerebbe un sacco sapere come si fa”… questo è il libro giusto!

Ma veniamo alla prova-ricetta! Volevo fare un regalo originale a un mio amico anglofilo e così mi sono cimentata con questo delizioso Lemon Curd dal gusto pungente e poco burroso.

Ingredientilemon curd

– 3 o 4 limoni biologici

– 200 g zucchero

– 3 uova

– 100 g burro

– 1 pizzico di sale

Preparazione

Tagliate il burro a tocchetti e lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente. Lavate bene i limoni: servirà il succo (circa 130 ml) e le scorzette. In una ciotola resistente al calore mettete i limoni, succo e scorza, lo zucchero, le uova e il pizzico di sale: con una frusta a mano sbattete il tutto finché non è amalgamato. Aggiungete i tocchetti di burro e mettete il tegame sul fuoco, senza smettere mai di montare. Quando anche il burro si è sciolto alzate leggermente la fiamma e fate cuocere finché non raggiunge la densità di una gelatina: il dorso del cucchiaio deve essere velato. A quel punto il lemon curd è quasi pronto: basterà (per modo di dire, è un’operazione fiaccante!!!) filtrarlo con un colino e metterlo nei vasetti sterilizzati. Fate bollire i vasetti per ulteriore precauzione di conservazione. Si mantiene in frigo e va mangiato in fretta…proprio buono! Avete qualche consiglio per l’utilizzo? Aspetto suggerimenti!!!

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Torta Regina di Saba…perchè Julia Child è sempre Julia Child

Quando voglio regalare qualcosa di speciale a qualcuno di speciale mi appello sempre a questa torta. Non è facilissima da fare, ma nemmeno iper complicata in realtà, ma è buona, cremosa, goduriosa, super cioccolatosa, intensa e anche bella. Un piccolo capolavoro firmato da Julia Child, che si trova nel suo libro più famoso, Mastering the Art of French Cooking. Vi potete leggere con calma la recensione del libro (fantastico) mentre io continuo a cantare le lodi di questa super donna super cuoca che non ne sbaglia una. Le sue ricette sono sempre perfette, e io la adoro per questo. Regina di SabaE questa torta è semplicemente divina: dal gusto intenso di cioccolato, con una forte nota di mandorla, una copertura golosa e croccante e dal cuore morbido-morbido e cremoso..Unica nota stonata: dà dipendenza! 🙂

Ingredienti

PER LA TORTA

– 110 g cioccolato fondente

– 2 cucchiai di rum (opzionale)

– 110 g burro

– 110 g + 1 cucchiaio zucchero superfine

– 3 uova

– 60 g farina di mandorle

– 1 cucchiaino estratto di mandorla

– 60 g farina

PER LA COPERTURA

– mandorle a lamelle per la decorazione

– 100 g cioccolato fondente

– 30/40 g burro

Procedimento

Scaldate il forno a 180°.  Imburrate e infarinate uno stampo da 20 cm di diametro, battete sui bordi per togliere la farina in eccesso. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, aggiungendo il rum se volete metterlo (io non lo metto ma nella ricetta c’è, vedete voi!!). Ammorbidite il burro (a temperatura ambiente se avete tempo o in microonde se andate di fretta) e montatelo con lo zucchero, finchè non è soffice, aggiungete i tuorli uno alla volta. In una ciotola a parte (meglio se fredda) montate a neve i bianchi dell’uovo: quando sono belli gonfi ma ancora non sodi aggiungete il cucchiaio di zucchero e formate una bella meringa. Con una spatola mettete il cioccolato nel composto di uova e zucchero e amalgamate bene. Poi aggiungete la farina di mandorle e l’estratto di mandorla. Aggiungete un quarto di meringa e circa un quarto di farina, mescolando dall’alto verso il basso per non smontare le uova. Procedete aggiungendo piccole quantità di meringa e di farina fino ad esaurimento. Mettete nella teglia e infornate per circa 25 min. Attenzione alla cottura! Deve essere cotta ai bordi e leggermente indietro al centro: quando si taglia la torta sarebbe ideale avere un centro cremoso-cremoso che si scioglie in bocca. Lasciandola cuocere completamente non avrebbe lo stesso effetto godurioso 🙂

Una volta pronta, togliete la teglia dal forno e aspettate dieci minuti prima di sformarla e metterla a raffreddare.

Per la copertura: sciogliete il cioccolato a bagnomaria. Aggiungete il burro lontano dal fuoco e mescolate bene con una spatola. Tostate le lamelle di mandorla in un padellino: una volta tostate toglietele dalla padella, altrimenti continuano a cuocere e rischiano di bruciare. Coprite la torta e decoratela con le lamelle di mandorle…GNAM!!

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La felicità ha il sapore di cioccolato e pistacchi

Nigella è sempre Nigella. E posso dire con assoluta serenità di essere perdutamente innamorata della sua cucina semplice e burrosa e morbida come un panino al latte con la Nutella. E cucinare le sue ricette mi regala sempre felicità.

Torta Pistacchio e CioccolatoPer cui, se volete una recensione del libro Delizie Divine, cliccate qui, continuate a leggere se invece volete addentrarvi nella deliziosa perversione di questa torta cioccolato e pistacchi…  Si tratta di una piccola fetta di paradiso dei golosi: la torta è soffice e umida (dà la sensazione che ci sia una crema all’interno!) e con un retrogusto al pistacchio che rimane piacevolmente nel palato. Che goduria!  🙂 Per vendervi ancora meglio questo piccolo peccato di gola, è anche senza farina: non sono un’esperta ma credo vada bene anche per chi soffre di celiachia.

Piccola nota: anche se le ricette di Nigella sono sacre, ho apportato delle piccole modifiche. Ho ridotto il numero di uova e usato una copertura più leggera (immaginate cos’era prima!!!) e mi sembra che il risultato sia stato davvero super buono!

Ingredienti

TORTA

150 g burro

150 g cioccolato fondente (di buona qualità, mi raccomando!!)

150 g pistacchi

150 g zucchero

5 uova

1 pizzico di sale

COPERTURA

100 g cioccolato fondente

50 g burro

una decina di pistacchi spezzettati grossolanamente

1 goccia di essenza di fiori di arancio (solo se ce l’avete altrimenti anche senza andrà benissimo!)

Procedimento

Accendete il forno a 190°.  Fate fondere il burro in un tegame con il fondo spesso; quando è morbido aggiungete il cioccolato spezzettato e spegnete la fiamma. Fate amalgamare e lasciate raffreddare. Mettete i pistacchi con 50 g di zucchero nel mixer e fate andare finchè non si è ridotto il tutto in farina (non esagerate altrimenti rovinate i pistacchi!). Aggiungete il burro e il cioccolato e altri 50 g di zucchero e mescolate bene. Separate i tuorli dagli albumi: aggiungete i tuorli all’impasto, uno alla volta. In una ciotola a parte montate a neve gli albumi: quando sono belli bianchi e corposi, aggiungete lo zucchero rimanente e continuate a montare, finchè il risultato non sarà bello lucido. Incorporate la meringa all’impasto di pistacchi e cioccolato, mescolando piano e dal basso verso l’alto, possibilmente con una spatola in silicone.dolcini piastacchio e cioccolato

Mettete l’impasto in una tortiera antiaderente e infornate, per circa 20 min, poi abbassate il calore a 180° e continuate a cuocere per altri 20/25 min (controllate con uno stuzzicadenti, se esce pulito, con qualche briciolina attaccata ci siamo!).

Una volta raffreddato, il dolcino può essere glassato. Prendete il cioccolato e fatelo fondere a bagnomaria; aggiungete il burro e mescolate finchè non si sono amalgamati. Spegnete il fuoco e aggiungete la goccia di essenza di fiori d’arancio, se la utilizzate. Versate il composto in modo disomogeneo sul dolce; completate con i pistacchi spezzettati. Una goduria! 🙂 …anche in versione piccoli dolcini (ma avevo finito i pistacchi!!!!!!!!!)

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Pan Brioche Ripieno…una fetta tira l’altra!

Eccomi con una ricettina non semplicissima ma davvero goduriosa. Non sono una maestra nell’arte della panificazione, ma questa ricetta mi è venuta bene tutte le volte che l’ho provata, per cui la condivido con voi con la sicurezza che verrà buonissima a tutti! 🙂 Si tratta di un delizioso pan brioche ripieno, croccante all’esterno ma con un’incredibile scioglievolezza all’interno…da mangiare tiepido, freddo, caldissimo…è sempre buono buono buono! 🙂

pan brioche 2

Ingredienti

PER IL PAN BRIOCHE

– 250 g latte

– 1 cubo lievito fresco

– 1 cucchiaino zucchero

– 1 uovo

– 550 g farina (meglio di manitoba)

– 5 cucchiai olio

– 1 cucchiaio sale

PER IL RIPIENO

– 100 g speck a dadini piccoli

– 4 carciofi

– 2 spicchi di aglio

– 2 cucchiai olio

– pizzico di sale

– 2 mozzarelle a cubetti piccoli

pan brioche

Procedimento

Scaldare leggermente il latte e scioglierci dentro per bene il lievito e lo zucchero. Mettere il lievito, la farina, l’olio e il sale nell’impastatrice e far andare per 3/4 minuti finchè non è tutto bello liscio e un pò appiccicaticcio (ma non troppo: se vedete che l’impasto si attacca dovunque, aggiungete un cucchiaio di farina!). Ungete per bene una ciotola, metteteci dentro l’impasto e coprite con un panno pulito: lasciate riposare per almeno un’ora.

Mentre l’impasto lievita, preparate il ripieno. Pulite i carciofi (ricordatevi di mettere i guanti o vi verranno tutte le dita nere!!!!) molto a fondo, togliendo tutte le foglie dure, il fondo esterno e la barbetta interna e tagliateli a spicchi sottili. In una padella mettete a scaldare l’olio con l’aglio e, quando la padella è ben calda, aggiungete i carciofi ridotti a fettine. Lasciateli cuocere, coperti, per una ventina di minuti finché sono teneri: se si asciugano un pò aggiungete qualche cucchiaio di acqua. Tagliate a cubetti piccoli lo speck e le mozzarelle e tenete queste ultime da parte. Quando i carciofi sono cotti, togliete gli spicchi di aglio e, a fuoco spento, aggiungete lo speck.

Trascorso il tempo di lievitazione prendere l’impasto e mettetelo su un bel piano ricoperto di carta forno. Accendete il forno a 200° e pronti a farcire il nostro pan brioche! 🙂 Con il matterello (eventualmente infarinatelo un pò) dategli una forma rettangolare. A questo punto 2 strade: o ci mettete dentro carciofi e mozzarella e lo arrotolate oppure (più bellino) fate la treccia. Qui dipende da quanta voglia avete…il gusto sarà sempre buono! 😉 Se optate per la treccia, tagliate l’impasto per il lato lungo in 3 parti uguali, lasciandoli uniti da un lato. Appiattite ogni striscia di impasto più che potete e farcitela con un terzo di composto e la mozzarella, poi chiudetela, formando 3 rotolini farciti uniti da un lato. Intrecciate e avvolgete le estremità su loro stesse, per avere un bel risultato finale.

L’impasto si gonfierà in forno, quindi scegliete una bella teglia grande dove mettere il pan brioche ripieno, copritela con carta forno e …pronti per la cottura! Circa 30/35 minuti (provate comunque con lo stecchino di legno).

Consigli & Suggerimenti

Io vi ho undicato il ripieno che preferisco, ma potete usare questa ricetta per smaltire in modo assolutamente delizioso i fondini che rimangono nel frigorifero! 🙂 Inoltre, io ho fatto una forma a treccia perchè è più bella da vedersi ma non solo: il ripieno si mescola meglio nell’impasto e ogni fetta ha una buona dose di squisitezza. Ma se non avete voglia potete anche lasciare perdere le trecce e riempire direttamente il centro dell’impasto 🙂

Credo che in questo caso l’uso di una impastatrice sia un toccasana…io non sono esperta in pani lievitati e rischio sempre di fare dei grandi pasticci: l’impastatrice mi salva la vita e in questo caso dà risultati garantiti…ma se siete super bravi, credo che potete anche rischiare l’impasto a mano!

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